I danni da fotoesposizione

04 Mag 2023

danni esposizione solare

Protezione solare e medicina estetica: il Dr. Michele Guariglia ci spiega come contrastare i danni da esposizione solare.

Anche durante una giornata nuvolosa, i raggi solari raggiungono la Terra e la nostra pelle. Quindi sempre. Ovviamente in primavera e in estate questo fenomeno è più intenso, ma non dovremmo sottovalutare l’esposizione solare anche durante i periodi invernali, quando dei raggi solari non percepiamo il calore.

Calore e irraggiamento Uv non hanno infatti una correlazione, perché il calore è dato dalla luce infrarossa. La radiazione UV dipendono dall’orario del giorno - più intense dalle 11 alle 15 - e anche dalla latitudine: è quindi più elevata vicino all'equatore. Vi è un indice UV che misura l'intensità attuale della radiazione UVB in una determinata località. Più alto è il valore attuale dell'indice UV, più alti sono i livelli di radiazione e più alta è la probabilità di scottarsi (da 0 a 10). L'indice UV è maggiore anche nelle località montuose e in generale dove vi è uno strato più sottile di ozono, come in Australia. è la protezione necessaria. Le radiazioni UV sono particolarmente elevate nelle regioni montuose, all'equatore e nelle regioni in cui lo strato di ozono è sottile, come in Australia.

Foto esposizioni “sconsiderate”, ovvero prolungate e durante le ore più calde del giorno, possono portare a scottature e eritemi, accelerare l’invecchiamento cutaneo, provocare l’insorgenza di macchie solari e danni ancora più gravi.  Ecco perché sarebbe necessario esporsi sempre gradualmente e adottando un cosmetico un buon Spf (scopri come Proteggere la pelle dai raggi solari). Solo aumentando gradualmente l'esposizione ai raggi UV per un periodo di due o tre settimane ed esponendo la pelle solo a radiazioni UV moderate, è possibile ottenere un'abbronzatura duratura che rende lo strato corneale, ovvero quello superficiale, più spesso.

Per riparare i danni da abbronzature selvagge, molto può fare la medicina estetica. Ricordiamo infatti che il fotoinvecchiamento altro non è che il depauperamento della pelle di elastina e collagene dovuto anche a una cattiva esposizione solare:

"Nonostante la prevenzione resta la strategia migliore da attuare, la medicina estetica permette di contrastare i danni da fotoesposizione andando a combattere rughe e segni dell’invecchiamento cutaneo", spiega il Dr. Michele Guariglia, medico estetico di Salerno.

"Le strategie attuate in medicina estetica sono svariate e agiscono su livelli diversi. Di fatti è possibile incrementare e stimolare l'attività dei fibroblasti aumentando la produzione di collagene con una maggiore idratazione della pelle; ridurre ed eliminare le macchie cutanee causate dall’esposizione solare, riempire e ridurre le rughe riducendo i segni del tempo sul volto. Tra i trattamenti più adatti possiamo distinguere quelli che utilizzano tecniche iniettive, trattamenti mini invasivi e non invasive. Attraverso iniezioni di prodotti biorivitalizzanti composti da acido ialuronico libero, vitamine e antiossidanti riusciamo ad aumentare l’idratazione e la produzione di collagene ottenendo così una pelle più tonica, elastica, compatta, e con un colorito uniforme. I filler di acido ialuronico cross linkato permettono invece di riempire le rughe e ripristinare i volumi del volto. Per quanto riguarda invece il trattamento delle macchie solari ci avvaliamo di tecnologie laser e peeling chimici specifici. Infine, tra le metodiche non invasive troviamo gli ultrasuoni micro focalizzati che raggiungono  il derma e stimolando la produzione di nuove fibre collagene.".

 

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