02 Ago 2023
Cos'è il fotoinvecchiamento o fotoaging? Come prevenirlo? Ne parliamo con Dr.ssa Morena Mariani.
Il fotoinvecchiamento, o fotoaging, è il processo di invecchiamento prematuro della pelle causato dall'esposizione eccessiva alla radiazione ultravioletta (UV) del sole. Questo fenomeno può portare a rughe, macchie scure, secchezza cutanea e perdita di elasticità. La prevenzione del fotoaging è quindi fondamentale per mantenere una pelle sana e giovane nel lungo termine: "Per contrastare i segni da fotoaging è necessario ricorrere precocemente alla medicina estetica associata a opportuni integratori orali e specifiche creme fotoprotettive. Queste good practice aiutano a ridurre, se non a minimizzare, i danni da fotoesposizione", spiega la Dott.ssa Morena Mariani, medico estetico di Martinsicuro (TE).
Per prevenire i segni da fotoinvecchiamento è infatti essenziale indossare sempre la protezione solare durante tutto l'anno, facendo attenzione a rinnovarla spesso. L'applicazione di una crema solare ad ampio spettro con un alto FPS è fondamentale per ridurre l’impatto dei raggi UV dannosi. Gli ingredienti comuni nelle creme solari, come il diossido di titanio e l'ossido di zinco, ad esempio, agiscono come barriere fisiche riflettendo e assorbendo i raggi UV.
È inoltre importante supportare la pelle anche dopo l'esposizione facendo uso di integratori e cosmetici a base di antiossidanti. Alcuni antiossidanti comuni utilizzati nella prevenzione del fotoinvecchiamento includono la vitamina C, la vitamina E, il resveratrolo e il coenzima Q10. L'applicazione topica di prodotti contenenti questi antiossidanti può infatti contribuire a ridurre lo stress ossidativo.
"Vi sono infine trattamenti dermatologici che possono essere utilizzati per prevenire e ridurre i segni di fotoaging, come la biostimolazione che idrata e restituisce elasticità ai tessuti, oppure peeling chimici preceduti a volte da trattamenti di epidermoabrasione con funzione di rimuovere le cellule morte superficiali, illuminare l'incarnato e omogeneizzare il colorito minimizzando le macchie scure. Si può inoltre ricorrere a sedute di laser resurfacing che creano dei micro danni alla pelle al fine di stimolarne l'autorigenerazione e la conseguente riduzione di rughe e macchie", spiega la dottoressa. Questi trattamenti agiscono rimuovendo le cellule danneggiate e stimolando la produzione di collagene, promuovendo così una pelle più giovane e sana.
I trattamenti con il laser, in particolare, possono stimolare la produzione di collagene, migliorare la texture della pelle e ridurre le imperfezioni mentre la Terapia fotodinamica (PDT) coinvolge l'applicazione di un agente fotosensibilizzante sulla pelle, seguito da una luce a specifica lunghezza d'onda. La combinazione di agente fotosensibilizzante e luce attiva provoca la distruzione delle cellule danneggiate e favorisce la rigenerazione delle cellule sane. La PDT può essere utilizzata per trattare macchie solari, cheratosi attiniche e altre lesioni cutanee associate al fotoinvecchiamento.
I peeling chimici invece utilizzano l'applicazione di una soluzione chimica sulla pelle per rimuovere gli strati esterni danneggiati e promuovere la rigenerazione delle cellule cutanee. Questo trattamento può ridurre le macchie solari, levigare la pelle e migliorare l'aspetto generale della pelle colpita dal fotoinvecchiamento.
Tra le strategie per contrastare i danni da foto aging vi sono anche i filler a base di acido ialuronico utili per ripristinare il volume e la pienezza della pelle che è stata compromessa dalla perdita di collagene ed elastina. Queste iniezioni possono ridurre l'aspetto delle rughe e delle pieghe, creando un aspetto più giovane e levigato.