19 Mar 2024
Combattere i segni dell'invecchiamento cutaneo con il peeling: riduce rughe, ripristina l'elasticità e stimola la produzione di collagene.
L'invecchiamento cutaneo è un processo inevitabile che comporta una progressiva perdita di elasticità cutanea, la comparsa di rughe e la diminuzione della produzione di collagene nella pelle. Tra le diverse strategie per contrastare questi effetti, il peeling cutaneo (scopri il Peeling viso come trattamento per preservare la bellezza della pelle) si è affermato come un trattamento efficace per contrastare tutti questi fenomeni: "Un buon risultato rivitalizzante ed antiossidante può essere anche ottenuto con un sistema molto meno invasivo ed efficace, attraverso l’utilizzo di peeling di nuova generazione, ideali per qualsiasi esigenza medica grazie alla sua duplice azione antiossidante ed idratante", spiega il dottor Emiliano Amore – medico estetico e chirurgo plastico di Catania.
"Si tratta di acido tricloroacetico al 35% e una miscela di alfa beta idrossidi acidi, aminoacidi, poli-idrossi acidi, vitamine e gaba. Questo nuovo peeling risulta essere indicato per chi desidera un'azione esfoliante tale da non stressare la pelle e nello stesso tempo avere un effetto biorivitalizzante. È un prodotto innovativo, che riesce a contrastare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo rappresentato dalla comparsa delle prime rughe e delle discromie cutanee. È un peeling bifasico composto da una fase idrofila che contiene principi attivi come l’acido tricloroacetico, l’acido salicilico, tartarico e citrico, vitamina C e B2, gaba, glicina, prolina e una fase lipofila contenente lo squalene e il miristato isopropilico. La fase lipofila ha un’azione protettiva, rigenerante e idratante, mentre la fase idrofila ha un’azione rivitalizzante, biostimolante e antiossidante. Il trattamento è del tutto indolore, tuttavia in soggetti più sensibili con pelli atrofiche si potrebbe avvertire una leggera sensazione di bruciore, che non determina alcuna desquamazione visibile e quindi non influisce negativamente sulla compliance del paziente. Generalmente si consigliano 4/5 sedute a distanza di 15 giorni l’una dall’altra, può essere effettuato in ogni periodo dell’anno e senza alcun limite di età".
Il peeling cutaneo è una procedura medica e cosmetica che coinvolge l'uso di sostanze chimiche o dispositivi a uso medico per rimuovere lo strato superficiale della pelle, promuovendo così la rigenerazione dei tessuti cutanei. Come azione generale, il peeling rimuove le cellule morte e danneggiate dalla superficie della pelle, favorisce la crescita di nuove cellule epidermiche e migliora la texture cutanea. Un altro effetto importante è quello della riduzione dell'aspetto delle rughe, in particolare quelle superficiali, stimolando la produzione di collagene ed elastina, responsabili dell'elasticità del tessuto connettivo della pelle, contribuendo così a rallentarne il processo di invecchiamento.
È necessario però fare un distinguo tra peeling chimico, laser e meccanico: il primo si serve di acidi specifici per rimuovere lo strato superficiale della pelle, quello laser sfrutta un particolare fascio di luce per rimuovere le cellule epidermiche danneggiate, mentre quello meccanico coinvolge l'uso di dispositivi abrasivi per esfoliare la pelle: "Nell’ambito del ringiovanimento facciale, l’utilizzo del laser rappresenta una utile strategia terapeutica, in particolare la tecnologia laser CO2 frazionato, con la quale è possibile trattare il viso, il collo, il decolleté e le mani", spiega il dottor Amore. "Si tratta di un fascio di luce sottilissima che penetra in maniera puntiforme nei tessuti determinando uno stato di ipertermia tissutale. Il principio d’azione è immediato e agisce in profondità stimolando i fibroblasti e la rigenerazione dei tessuti senza creare alcun tipo di danno alla cute, si ha una immediata contrazione del collagene producendo un’evidente tonificazione cutanea e una stimolazione dei fibroblasti nel tempo."