Peeling bifasico in estate: perché farlo

07 Giu 2024

peeling con acido tricloroacetico in estate perché farlo

In estate sono sconsigliati quei trattamenti che alterano la continuità della cute, ma non il peeling con acido tricloroacetico, che invece si può fare: vediamo perché.

L’estate è una stagione che molti amano, caratterizzata da lunghe giornate di sole, mare e vacanze. D’altra parte però, l'estate rappresenta anche quel periodo dell'anno nel quale la nostra pelle si trova a dover subire stress e danni significativi, a causa soprattutto dell'esposizione ai raggi UV del sole, ma anche del caldo più intenso e dell'umidità.

I raggi UV che compongono la radiazione solare sono principalmente gli UVA e gli UVB. Tra questi due, quelli che caratterizzano l’estate sono i secondi: gli UVB infatti sono presenti prevalentemente nella stagione calda. Sono quei raggi solari più intensi, ed in quanto tali sono i principali responsabili di arrossamenti e scottature, di eritemi e di altre manifestazioni cutanee benigne che possono seguire un’esposizione non controllata al sole. 

Per “non controllata” si intende un’esposizione massiccia ai raggi solari, nelle ore più calde della giornata, senza applicare una crema protettiva. Non è un evento così raro come si può essere portati a pensare: quante volte, ad esempio in pausa pranzo, abbiamo pensato bene di prendere una mezz’oretta di sole fuori sul nostro terrazzo o nel cortile dell’ufficio? Ci sembra così poco tempo, una cosa da niente, invece dobbiamo pensare che abbiamo esposto la pelle al sole, senza protezione, e nella fascia oraria peggiore della giornata!

Torniamo un attimo indietro e vediamo quali sono le differenze principali tra gli UVA e gli UVB. Gli UVB li abbiamo più o meno già descritti: sono più intensi, sono quelli che di più determinano l’abbronzatura, ma sono meno penetranti rispetto agli UVA. Gli UVA sono presenti anche nella stagione invernale: sono meno intensi, e per questo li sentiamo meno caldi, ma hanno un elevato potere penetrante. Riescono ad attraversare barriere come nuvole o vetri, ed a raggiungere gli strati più profondi della pelle, dove possono danneggiare le fibre di collagene, favorendo l’invecchiamento cutaneo.

La crema protettiva ideale dovrebbe quindi essere in grado di schermare sia gli UVA e sia gli UVB, in modo tale da proteggere la pelle da eritemi e scottature, e allo stesso tempo prevenire e contrastare il processo di invecchiamento. Schermare gli UVA è particolarmente importante per le zone più esposte e più sensibili, come il viso, il collo ed il décolleté. La scelta del solare dovrebbe quindi orientarsi su una crema con SPF pari almeno a 30 (meglio se 50), schermo UVA-UVB, per il viso; mentre per il corpo si può utilizzare anche un SPF più basso (anche se l’ideale sarebbe non scendere mai sotto a 15), e comunque sempre scelto in base al proprio fototipo di pelle.

Considerando tutto, vediamo bene che mantenere la pelle sana e luminosa durante l’estate richiede una cura particolare, che deve comprendere necessariamente:

  1. Skincare quotidiana adeguata alla stagione calda
  2. Alimentazione ricca di acqua ed antiossidanti
  3. Protezione solare.

Esistono poi dei trattamenti di medicina estetica che si possono eseguire anche in estate, tra i quali l’innovativo peeling bifasico. Sebbene i peeling chimici siano tra i trattamenti sconsigliati in estate, proprio perché agiscono esfoliando in profondità e quindi alterando la continuità dello strato più esterno della pelle, la particolare formulazione dei peeling bifasici permette di eseguire il trattamento anche nella stagione estiva, migliorando la salute e l’aspetto della pelle.

Skincare quotidiana adatta alla stagione calda

Nella stagione calda bisogna prestare particolare attenzione alla detersione, perché la pelle tende ad accumulare più sudore, sebo ed impurità, i quali a lungo andare potrebbero causare l’ostruzione dei pori. Per la pulizia della pelle meglio scegliere un detergente più delicato, ma ripetere l’operazione due volte al giorno (mattino e sera).

Durante il giorno proteggere la pelle dal sole con apposite creme, non solo quando si decide di esporsi al sole. Se ci troviamo all’aperto, la nostra pelle è inevitabilmente esposta al sole, per cui anche la normale crema giorno che applichiamo dovrebbe avere una formulazione tale da garantire anche la protezione dai raggi UV. Le creme dovrebbero poi contenere anche antiossidanti in grado di neutralizzare i radicali liberi, molecole che quando in eccesso possono danneggiare il collagene. Considerando che gli UV favoriscono la produzione di radicali liberi nell’organismo, in estate è bene applicare una crema che contenga antiossidanti quali ad esempio Vitamina C, Vitamina E, Coenzima Q10, Retinolo (Vitamina A), Niacinamide (Vitamina B3), Resveratrolo e altri polifenoli.

Un altro step molto importante nella routine di skincare estiva è l’esfoliazione. I granuli del prodotto utilizzato per lo scrub aiutano a rimuovere le cellule morte dello strato più esterno della pelle, migliorando la sua texture e prevenendo l’ostruzione dei pori e la conseguente dilatazione degli stessi. Anche l’esfoliazione deve essere delicata, proprio perché la pelle in estate è più sensibile, e non deve mai essere eseguita subito dopo l’esposizione al sole.

Per rigenerare la pelle uno dei trattamenti più indicati è il peeling chimico, che è un trattamento esfoliante molto più profondo dello scrub che facciamo da soli a casa. Proprio per questo però, il peeling rientra tra i trattamenti di medicina estetica che dovrebbero essere evitati in estate, perché la sua azione è quella di rimuovere le cellule dallo strato corneo e stimolare il turnover degli strati sottostanti. Il peeling quindi espone gli strati più interni della pelle, rendendoli più suscettibili all’azione degli agenti esterni. Dopo un peeling chimico, per intenderci, non si può assolutamente esporre la pelle al sole per un periodo più o meno lungo a seconda dell’acido che si è utilizzato (più o meno forte).

Il peeling con acido tricloroacetico bifasico è un peeling dalla formulazione innovativa che riesce a risolvere questo problema, e che quindi può essere eseguito anche in estate. 

Il peeling con acido tricloroacetico bifasico

Il peeling bifasico si realizza con prodotti che presentano una particolare formulazione. Essi contengono sempre un acido forte, come l’acido TriCloroAcetico (TCA) che esplica l’azione esfoliante, ma anche dei gruppi funzionali costituiti da amminoacidi e vitamine, i quali vanno invece a rigenerare la pelle ed a stimolare la produzione di collagene. Questa particolare formulazione rende il peeling bifasico molto efficace nel migliorare l'aspetto della pelle, ridurre le imperfezioni e promuovere un incarnato più uniforme e luminoso, minimizzando allo stesso tempo l’aggressività dell’acido. Per questo motivo i tempi di recupero dopo un peeling bifasico sono dimezzati rispetto ad uno monofasico, e questo permette di eseguire il trattamento anche in estate.

In linea di massima, nella stagione calda, si evitano tutti i trattamenti che vanno ad alternare la soluzione di continuità della cute, nello specifico quelli che comportano abrasioni cutanee e/o utilizzo di tecnologie a luce, specie se ablative. Alcuni esempi sono i laser CO2 frazionati, IPL, RF ablativa, microneedling profondo e peeling.

Approfondendo l’argomento peeling, come abbiamo già accennato vediamo che questi hanno come effetto la distruzione, o comunque un danno, dello strato corneo, perché causano la rimozione del film fosfolipidico e sebaceo di protezione della cute esterna. I peeling bifasici possono essere considerati più dei “trattamenti biorivitalizzanti con effetto peeling”: attraverso l’innovativa formulazione e alla totale assenza di principi attivi fotosensibilizzanti, rientra nei prodotti “safe to use” in tutto l’arco dell’anno e per tutti i climi.

Grazie alla fase lipofila si attiva un’immediata rigenerazione del film fosfolipidico già durante la seduta di trattamento: trascorsi appena pochi minuti, così che un eventuale lieve arrossamento sia scomparso, il paziente può (sempre con adeguata protezione SPF, si consiglia almeno 50) esporsi senza problemi ai raggi UV forte dello strato protettivo provvisto dal peeling bifasico, non correndo rischi quindi di iper o ipopigmentazioni, eritemi o altri disturbi correlati.

I vantaggi del peeling con acido tricloroacetico in estate

I motivi per i quali può essere utile fare un peeling bifasico in estate si possono riassumere nei punti seguenti.

  • Rimozione delle cellule morte

Le cellule morte che si accumulano nello strato più esterno della pelle la rendono opaca e spenta. Il peeling bifasico elimina efficacemente proprio queste cellule morte, favorendo il rinnovamento cellulare e una pelle più fresca e luminosa.

  • Prevenzione dei danni solari

L'esposizione ai raggi UV è una delle principali cause di invecchiamento precoce della pelle e di danni cellulari. Il peeling bifasico può aiutare a ridurre i danni causati dal sole, promuovendo il ricambio cellulare e stimolando la produzione di collagene. 

  • Miglioramento dell’assorbimento dei prodotti

Rimuovendo lo strato di cellule morte più esterno i trattamenti successivi, come sieri e creme idratanti, possono penetrare più facilmente nella pelle, aumentando la loro efficacia.

  • Riduzione macchie e iperpigmentazioni

Le macchie solari e le iperpigmentazioni sono problemi comuni durante l'estate a causa dell'esposizione ai raggi UV. Il peeling bifasico può aiutare a ridurre queste imperfezioni, schiarendo le macchie scure e uniformando il tono della pelle. 

  • Controllo della produzione di sebo

Il caldo estivo può aumentare la produzione di sebo, rendendo la pelle più grassa e soggetta a imperfezioni come pori dilatati e punti neri. Il peeling bifasico aiuta a controllare l'eccesso di sebo, pulendo in profondità i pori e riducendo l'incidenza di impurità. 

 

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