Peeling bifasico: il trattamento da fare in autunno

15 Nov 2022

Il peeling bifasico unisce l’azione esfoliante a quella biorivitalizzante, per cui è un trattamento ideale da fare in autunno, per stimolare il turnover cellulare e restituire alla pelle luminosità e freschezza.

I peeling bifasici sono dei peeling di ultima generazione formulati con il classico acido forte, come il TCA (acido tricloroacetico) che troviamo anche nei peeling tradizionali, combinato però a dei complessi funzionali di amminoacidi e vitamine.

Il peeling bifasico ha quindi una duplice azione:

  1. Elimina le cellule morte e stimola il turnover cellulare attraverso un’azione esfoliante profonda, come nei peeling tradizionali
  2. Rivitalizza e migliora la qualità della pelle, stimolando la produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti del derma.

L’azione desquamante è svolta dall’acido forte, che nella maggior parte delle formulazioni dei peeling bifasici è l’acido tricloroacetico (TCA). L’azione biorivitalizzante è invece svolta dai complessi funzionali di vitamine e amminoacidi, i quali aiutano a rigenerare il tessuto cutaneo.

L’autunno è uno dei periodi ideali per sottoporsi ad un trattamento peeling. La pelle appare più secca e opaca, risultato dello stress derivante dalla maggiore esposizione al sole durante la stagione estiva. Spesso accade che il tessuto cutaneo sembra fare molta fatica a riacquistare la sua naturale vitalità, anche prestando particolare attenzione all’alimentazione ed alla skin care quotidiana.

Certamente prestare maggiore cura alla dieta ed alla pelle è sempre utile e importante per migliorare compattezza, elasticità e texture del tessuto. Con il passare degli anni il tessuto cutaneo però fa più fatica a recuperare, complice anche il naturale processo di cronoaging, che altro non è che l’invecchiamento fisiologico.

Già dopo i 25 anni infatti nel derma si assiste a un rallentamento della produzione di collagene, una proteina che è alla base del mantenimento della struttura della pelle. Insieme all’elastina, altra proteina presente nel derma, forma una rete solida e stabile che costituisce un vero e proprio scheletro di sostegno per l’epidermide, permettendo alla pelle di mantenersi compatta ed elastica.

Se al processo di invecchiamento fisiologico uniamo anche gli effetti del fotoinvecchiamento causato proprio dall’esposizione cronica ai raggi solari vediamo che con il passare degli anni la pelle fa sempre più fatica a recuperare freschezza e vitalità, e quindi nella stagione autunnale appare sempre più opaca, secca e spenta. Anche la texture perde omogeneità, lasciando spazio alla comparsa di pori dilatati e cosiddetti “punti neri”, ossia accumuli di sporcizia all’interno dei pori.

È per tutto questo che un trattamento ad azione esfoliante e rivitalizzante come il peeling bifasico è uno dei trattamenti di medicina estetica ideali da fare in autunno, anche per preparare al meglio la pelle ad affrontare la stagione invernale.

Perché il sole invecchia la pelle: l’azione dei raggi UVA e UVB

I raggi solari sono composti principalmente da due tipi di radiazione ultravioletta: i raggi UVA e quelli UVB.

I primi sono presenti anche in inverno, riescono ad attraversare barriere come vetro o nuvole, ed hanno un elevato potere penetrante. Sono quelli che, se non vengono correttamente schermati, favoriscono l’invecchiamento cutaneo e che possono essere concausa di alcune malattie della pelle.

I raggi UVB sono invece presenti soprattutto in estate, riescono al pari degli altri a penetrare in profondità ma sono quelli maggiormente responsabili di arrossamenti, scottature ed eritemi.

Entrambi favoriscono nell’organismo la produzione di radicali liberi, molecole chimiche molto reattive che possono direttamente interagire anche con il DNA cellulare causando potenziali danni. Per quanto riguarda più specificatamente la pelle, i radicali liberi portano ad una diminuzione delle riserve di acido ialuronico e ad un danneggiamento delle fibre collagene esistenti.

Le fibre collagene sono le basi di sostegno dell’epidermide, mentre l’acido ialuronico è una molecola in grado di legarsi a tantissime molecole di acqua ed è pertanto responsabile del mantenimento dello spessore, dei volumi e dell’idratazione profonda del tessuto cutaneo. 

La dieta e la routine di skincare per l’autunno

In autunno quello che si può fare per rivitalizzare il tessuto cutaneo passa in primo luogo per alimentazione e skincare.

  1. Alimentazione: la dieta autunnale dovrebbe prevedere un buon apporto di frutta e verdura di stagione. Via libera quindi a zucca, broccoli e cavoli, cachi e melograni, ecc. per il loro contenuto in vitamine (soprattutto la A e la C) e antiossidanti. La vitamina A è importante per il mantenimento della struttura delle pelle e delle mucose. La vitamina C stimola la produzione di collagene ed ha un’azione antiossidante. Le sostanze antiossidanti sono importanti per neutralizzare l’azione dei radicali liberi: riescono infatti a legarsi chimicamente rendendoli non più reattivi-
  2. Skin care: in autunno è molto importante inserire lo scrub nella routine di skin care quotidiana. Se si è abituati a fare uno scrub una volta alla settimana, in questo periodo è utile farlo ogni 2-3 giorni. I granuli dello scrub hanno un’azione esfoliante superficiale e aiutano a stimolare il rinnovamento tissutale. Generalmente negli scrub troviamo poi una componente idratante e nutriente, utile a migliorare compattezza, elasticità e texture cutanea.

Il peeling bifasico può essere paragonato ad uno scrub, ma ha un’azione più potente e più profonda.

Il trattamento di medicina estetica ideale per l’autunno: il peeling bifasico

Il peeling bifasico è un trattamento innovativo e sempre più utilizzato in medicina estetica, perché permette di ottenere ottimi risultati con un metodo più delicato rispetto ai peeling tradizionali.

I complessi funzionali di amminoacidi e vitamine riescono infatti a stabilizzare e meglio regolare l’azione dell’acido tricloroacetico (TCA), il quale è un acido molto potente e aggressivo. Con i peeling bifasici non si verificano quindi gli effetti avversi che potevano invece verificarsi con i monofasici.

L’acido forte è indispensabile per l’esfoliazione profonda, azione che permette di stimolare il naturale ricambio cellulare e quindi il rinnovamento del tessuto cutaneo. I complessi funzionali stimolano invece i fibroblasti del derma a produrre nuovo collagene ed hanno un effetto antiossidante, migliorando la qualità della pelle in termini di texture, elasticità e compattezza. 

I consigli dello specialista: parola alla Dr.ssa Ema Shehi, medico estetico con studio a Roma

“I benefici dei peeling bifasico non si limitano solo alla pelle del viso ma anche del corpo, nelle zone del collo, décolleté, mani, braccia, gambe, persino addome e glutei. I trattamenti non sono invasivi e non creano nessuno sconforto per i pazienti. Pertanto, nella mia pratica quotidiana scelgo questo approccio “dolce” ed efficace verso le nuove pazienti. Inoltre, ho riscontrato ottimi risultati e maggior soddisfazione delle pazienti integrando i peeling bifasici con le terapie rigenerative e biostimolanti iniettabili.”

 

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