14 Nov 2023
Rigenerare le risorse interne alla pelle è lo scopo ultimo della medicina estetica più avanzata. Tant’è che si parla sempre più di medicina rigenerativa estetica. Tutto parte dalla stimolazione del collagene, poiché è il segreto di una pelle giovane e sana.
Vi siete mai chiesti qual è il segreto di una bella pelle? Sicuramente delle sane abitudini di vita e un pizzico di corredo genetico fortunato (secondo gli studi, il DNA incide solo per il 30%). Ma ciò che conta più di tutto è il collagene, la proteina presente in abbondanza nello strato più profondo della cute. Una sostanza che la medicina estetica, con orientamento sempre più rigenerativo, è in grado di mantenere sana.
Il collagene è una proteina strutturale che forma una vera e propria impalcatura di sostegno per la pelle. È grazie al collagene se la cute resta “ancorata” ai lineamenti del viso e ai muscoli del corpo, apparendo tonica e compatta. Non solo: è sempre merito del collagene se la pelle non si raggrinzisce in modo permanente in seguito alla mimica facciale. Da qui si comprende come la comparsa di cedimenti cutanei e rughe profonde sia indice di una degradazione del collagene, a cui tale sostanza va incontro con il passare del tempo.
Per comprendere meglio il concetto della degradazione del collagene, immaginiamo il modo in cui questa proteina si struttura all’interno del derma. In particolare, il collagene si organizza in fibre che si intrecciano tra di loro sino a formare una rete molto forte ma anche molto elastica: è proprio questa caratteristica a conferire tonicità e compattezza alla pelle.
Con l’età, le fibre di collagene diminuiscono di numero e perdono la loro capacità di sostegno. Si tratta di un meccanismo fisiologico imputabile sia all’invecchiamento cronologico che a quello indotto dai fattori esterni (fumo, alcol, esposizione solare prolungata e senza adeguata protezione, alimentazione povera di nutrienti, insufficienza cronica di sonno). Uno stile di vita non corretto può accelerare l’invecchiamento cutaneo, comportando una pelle precocemente segnata da rughe e cedimenti, con colorito spento e opaco e lineamenti “svuotati”.
Per contrastare il fenomeno della progressiva perdita di collagene nel derma, la medicina estetica ha messo a punto varie metodiche mutuate dalla medicina rigenerativa. In altri termini, i nuovi trattamenti si avvalgono di varie sostanze sia eterologhe che autologhe (prelevate dal paziente stesso ndr) che possono stimolare il rinnovamento cellulare, contribuendo a rigenerare i tessuti. Così possiamo affermare che questo filone della medicina estetica cerca di opporsi ai meccanismi degenerativi della pelle. Non siamo più nel campo della medicina estetica “trasformativa” del volto, come siamo stati abituati talvolta a vedere in passato, ma in rientriamo in un’ottica di “conservazione”. E il dato interessante è che ad essere mantenuti sono sia i lineamenti del paziente che, anche e soprattutto, la qualità della pelle. Che diventa più tonica, luminosa, compatta e in grado di rispondere al passare del tempo con i propri sistemi di difesa.
Nella pratica, i trattamenti rigenerativi assolvono a varie funzioni:
Tutte queste funzioni, proprie dei moderni trattamenti estetici rigenerativi, determinano effetti sia estetici (pelle più tonica e compatta) che curativi (pelle più sana). Al centro c’è la salute del paziente, e non più solo il suo aspetto, che comunque resta un fattore rilevante.
Le metodiche per curare la pelle “dall’interno” sono diverse, e vanno applicate in base alle condizioni del paziente. Nella visita di consultazione diventano pertanto fondamentali l’anamnesi e la valutazione clinica della pelle. Alcuni trattamenti suggeriti:
Ai trattamenti iniettivi si possono aggiungere con energy device: quelli che emettono ultrasuoni microfocalizzati, i quali generano un effetto termico all’interno della pelle, a diverse profondità. Ciò stimola nel tempo una nuova sintesi di collagene, che si concretizzerà in un aspetto gradualmente più giovane, con tessuti più densi e compatti. Si tratta di un’apparecchiatura utile contro i cedimenti cutanei sia per prevenirli che per contrastarli. Il suo effetto mira a ridisegnare i contorni del viso senza alterare i lineamenti, ma mantenendo la sua unicità. L’integrazione dell’ecografia, inoltre, permette al medico di osservare le caratteristiche specifiche dei tessuti del paziente, in modo da poter intervenire dov’è più necessario. Una caratteristica fondamentale per ottenere un trattamento unico, sicuro e personalizzato.
La stimolazione del collagene si può ottenere anche con i peeling medicali con alte concentrazioni di acidi esfolianti, come ad esempio l’acido tricloroacetico. I nuovi prodotti sono sempre più delicati grazie alla formulazione innovativa che avvolge le molecole di acidi esfolianti in una soluzione oleosa. Ciò permette una migliore veicolazione dei principi attivi negli strati profondi dell’epidermide con il vantaggio di ridurre il discomfort, che un tempo accompagnava un trattamento altamente esfoliante. La pelle risulta così levigata in superficie e rigenerata nel profondo, cioè stimolata a produrre più collagene.
A chi sono indicati i trattamenti di medicina estetica rigenerativa? A persone che rientrano nella fascia di età 40-50 anni e over 50, che desiderano avere un aspetto in ordine, curato, senza trasformarlo, e che possibilmente non si sciupi con l’età.
Ma al di là dell’età anagrafica (i trattamenti skinsaver sono indicati anche a 30 anni), ciò che conta è che il paziente sia consapevole che la bellezza proviene essenzialmente dalla salute. Spesso il singolo filler volumizzante (magari sulle labbra) su una pelle avvizzita non si nota oppure paradossalmente si nota più del dovuto.
Tutti questi trattamenti curano prima la salute della pelle e poi la bellezza. Anzi, ampliando il discorso ad altri piani medici, una pelle curata è meno esposta a meccanismi infiammatori che subentrano col tempo e con le abitudini scorrette.