La beauty routine in estate: peeling sì o no?

05 Ago 2024

beauty routine in estate peeling

Il peeling chimico è un trattamento esfoliante profondo: si può fare in estate, quando la pelle è (anche involontariamente) più esposta al sole?

La stagione estiva rappresenta quel periodo dell'anno nel quale siamo più predisposti alla vita all'aria aperta ed a passare del tempo in relax e in compagnia. L’estate è anche quel periodo nel quale siamo, spesso anche involontariamente, più esposti al sole. Questa maggiore esposizione ai raggi UV (UVA e UVB, i principali componenti della radiazione solare), insieme al caldo e all'umidità possono influire, anche in modo significativo, sull’aspetto e sulla salute della nostra pelle. Di conseguenza, la beauty routine estiva deve essere adattata tenendo conto di tutti questi fattori.

La pelle in estate va sicuramente protetta dal sole, ma anche maggiormente idratata e nutrita: su questo ci troveremo sicuramente tutti d’accordo. I raggi UV accelerano la degradazione dell’acido ialuronico, una sostanza naturalmente presente nel derma che è in grado di legarsi a moltissime molecole di acqua, ed è pertanto è importante per idratare la pelle in profondità e per mantenere volumi del volto e turgidità del tessuto. Sempre i raggi UV accelerano la produzione di radicali liberi e la degradazione di collagene, la proteina strutturale della pelle, favorendo l’invecchiamento cutaneo e la conseguente comparsa di rughe e lassità del tessuto.

La pelle nei giorni successivi all’esposizione al sole può infatti apparire più secca ma anche più spenta, motivo per il quale va accuratamente idratata e nutrita. La formulazione della crema viso da utilizzare per l’estate, oltre ad offrire sempre una protezione dai raggi UVA e UVB, dovrebbe contenere anche sostanze antiossidanti: vitamina C, vitamina E, polifenoli, Coenzima Q10 e simili, perché sono molecole che contribuiscono a neutralizzare l’azione dei radicali liberi in eccesso.

La beauty routine estiva comprende in ogni caso tutti gli step della beauty routine classica:

  1. Detersione, per eliminare sporcizia ed eccesso di sebo dai pori
  2. Tonico riequilibrante, per ripristinare il corretto pH della pelle 
  3. Crema idratante e nutriente.

La beauty routine estiva andrebbe eseguita due volte al giorno: al mattino e alla sera. Al mattino si utilizza un detergente delicato che vada a rimuovere sporco ed eccesso di sebo senza però privare la pelle degli oli naturali dei quali ha bisogno per mantenersi idratata. Per preparare poi la pelle all’esposizione solare potremmo applicare un siero o un booster ad azione antiossidante per contrastare i radicali liberi in eccesso la cui produzione è favorita proprio dai raggi UV. Infine va applicata la crema solare: sceglierne una con un SPF (Sun Protection Factor) di almeno 30, anche se si ha la pelle più scura. La crema solare poi va riapplicata, in particolare se ci esponiamo al sole.

La beauty routine serale ha come scopo quello di idratare e calmare la pelle dopo l’esposizione solare. Per la pulizia si potrebbe optare per una doppia detersione: prima un detergente oleoso e poi uno schiumogeno, per eliminare tutte le impurità accumulate durante il giorno. Lo step successivo dovrebbe essere quello di idratare e calmare la pelle, applicando un siero idratante e lenitivo, a base ad esempio di acido ialuronico, ceramidi o niacinamide. Applicare infine la crema viso abituale.

Uno dei dubbi della beauty routine estiva riguarda l’esfoliazione. Si può fare lo scrub, o i microgranuli potrebbero andare a stressare troppo la pelle? O (dubbio ancora più grande) si può fare un peeling, che va ad esfoliare la pelle più in profondità? La risposta è “sì”, ma facendo attenzione. Vediamo di preciso a cosa.

Perché fare un trattamento esfoliante 

I trattamenti esfolianti rendono la pelle più fresca e luminosa: l’esfoliazione altro non fa che rimuovere le cellule morte superficiali, stimolando il rinnovamento del tessuto cutaneo a partire dagli strati sottostanti. 

Se parliamo di scrub, stiamo parlando di una esfoliazione molto superficiale che viene esplicata in modo meccanico dai microgranuli presenti nel prodotto. Lo scrub è un trattamento che possiamo fare tranquillamente a casa, anche più di una volta alla settimana, per cui potremmo includerlo in quella che è la routine di skincare giornaliera. Lo scrub aiuta a rendere la pelle più luminosa ed omogenea, e si può eseguire anche in estate. 

Le uniche accortezze sono le seguenti:

  • non fare uno scrub subito dopo l’esposizione al sole, quando la pelle è più sensibile e presumibilmente arrossata;
  • in estate fare lo scrub tassativamente la sera, perché di giorno si è inevitabilmente più esposti al sole.

Altro discorso va fatto invece per i peeling. Il peeling è un trattamento realizzato con acidi più o meno forti, che va ad esfoliare la pelle più in profondità, stimolando il ricambio (o “turnover”) cellulare e la produzione di collagene. In questo caso il dubbio ci assale, ed è lecito: il timore è quello che, effettuando un peeling esfoliante in estate, la pelle possa reagire con irritazioni o iperpigmentazioni infiammatorie. 

Il mondo dei peeling è molto ampio: i prodotti ed i protocolli sono diversi, ed in base a questi si possono eseguire peeling più superficiali o peeling più profondi. Gli agenti esfolianti sono sostanze che agiscono ognuna in modo diverso. Potrebbero esserci formulazioni con sostanze fotosensibilizzanti che non possono in alcun modo essere usate nella stagione estiva, ma altre formulazioni potrebbero essere invece adatte, facendo sempre attenzione a rivolgersi ad un medico estetico competente – perché no, il peeling non possiamo farlo a casa! – ed a seguire con attenzione tutte le prescrizioni e le accortezze post-trattamento. 

Peeling: quali sono i benefici, quali sono i rischi nella stagione estiva

I peeling offrono numerosi benefici per la pelle, che potremmo sintetizzare nei punti seguenti:

  • Rimuovono le cellule morte, rendendo la pelle più liscia e luminosa;
  • Stimolano il rinnovamento cellulare, aiutando a ridurre rughe, macchie da iperpigmentazione e cicatrici da acne;
  • Migliorano la texture della pelle, rendendola più morbida ed uniforme;
  • Aumentano l’assorbimento dei prodotti per la skincare, come sieri e creme, ottimizzando i benefici dei principi attivi in essi contenuti.

Nella stagione estiva però la pelle è più esposta al sole: non solo quando andiamo in spiaggia, ma anche semplicemente mentre camminiamo o stiamo in auto. Questa maggiore esposizione ai raggi UVA e UVB può comportare un aumento dei rischi associati al peeling, perché dopo aver effettuato il trattamento la pelle è più sensibile e vulnerabile ai possibili danni da esposizione al sole. 

La pelle esfoliata è più sottile e meno protetta, e di conseguenza più predisposta a scottature, eritemi, iperpigmentazioni (formazione delle cosiddette “macchie” solari), e tutti quei danni che possono derivare dall’esposizione al sole. 

Visti però i benefici in termine di salute e bellezza della pelle, se siamo abituati a esfoliare la pelle in inverno, non c’è motivo per non continuare a farlo anche in estate: un medico estetico professionalmente preparato eseguirà il trattamento utilizzando prodotti e protocolli adatti alla stagione estiva.

La pelle in estate va sicuramente protetta dal sole, anche perché alcuni dei danni da eccessiva esposizione solare possono tradursi in un aumentato rischio di tumori della pelle. Inoltre d’estate aumenta anche la necessità di idratata cutanea: su questo ci troveremo sicuramente tutti d’accordo. Infatti i raggi UV accelerano la degradazione dell’acido ialuronico, una sostanza naturalmente presente nel derma che è in grado di legarsi a moltissime molecole di acqua, ed è pertanto è importante per idratare la pelle in profondità e per mantenere volumi del volto e turgidità del tessuto. Sempre i raggi UV accelerano la produzione di radicali liberi e la degradazione di collagene, la proteina strutturale della pelle, favorendo l’invecchiamento cutaneo e la conseguente comparsa di rughe e lassità del tessuto.

Peeling chimici: quali sono i principali agenti esfolianti

I principali agenti esfolianti presenti nelle formulazioni dei peeling possono essere classificati nei gruppi seguenti:

  • alfa-idrossiacidi: acidi idrosolubili derivati dalla frutta, utilizzati per esfoliare la pelle in particolare nei soggetti con rosacea e tendenza allo sviluppo di rughe e linee sottili. Alcuni esempi di sostanze sono acido mandelico, acido glicolico, acido lattico, acido citrico;
  • beta-idrossiacidi: acidi solubili in olio che stimolano la crescita di nuove cellule della pelle esfoliando lo strato superiore. Sono molto impiegati nella cura dell’acne grazie alla liposolubilità e alla loro azione in sede follicolare. Un esempio è l’acido salicilico;
  • polidrossiacidi: la loro attività specifica è meno nota, ma si sa che hanno un minore potere irritante, e per questo motivo potrebbero essere più adatti all’estate. Alcuni esempi sono gluconolattone e acido lattobionico.

Tra questi, l’acido glicolico e l’acido salicilico possono essere utilizzati d’estate, ma solo a basse concentrazioni (intorno al 2%). Sì anche all’acido mandelico in concentrazioni dal 2% al 5%: questo acido derivato dalle mandorle amare determina una blanda esfoliazione ma efficace, ben tollerata anche dalle pelli sottili e delicate.

Esiste inoltre un’altra valida alternativa come peeling estivo: l’innovativo trattamento di peeling bifasico, la cui formulazione offre un alto grado di tollerabilità in ogni condizione dell’anno. 

Come funziona il peeling bifasico

I trattamenti di peeling bifasico combinano azione esfoliante e azione biostimolante: l’esfoliazione elimina lo strato di cellule morte superficiali, stimola il turnover cellulare e rinnova lo strato corneo, mentre la biostimolazione, come dice la parola stessa, “stimola” la produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti del derma.

I prodotti utilizzati per i peeling bifasici sono soluzioni a pH modulato formate da una parte idrofila e una lipofila. La parte idrofila contiene acidi ad azione esfoliante (ad esempio TCA o tricloroacetico, salicilico, tartarico, lattobionico) e gruppi funzionali costituiti da amminoacidi presenti nel collagene umano insieme a vitamine ad azione antiossidante. La componente lipofila ha invece un’azione stabilizzante e rigenerante del film idrolipidico superficiale della pelle, lo strato protettivo della pelle.

Grazie a questa formulazione quindi, il peeling bifasico ha un’azione esfoliante efficace come quella di un peeling tradizionale, ma nello stesso tempo è meno aggressivo perché contemporaneamente ha un’azione biostimolante e preserva lo strato di protezione della pelle. Questo porta ovviamente anche ad una forte diminuzione di rischi come infiammazioni e iperpigmentazioni post trattamento.

Il peeling bifasico può essere eseguito in ambulatorio anche in estate. Unico accorgimento, evitare di farlo a ridosso delle vacanze, per dare alla pelle più tempo per ripristinare lo strato protettivo prima di esporsi al sole.

 

 

 

 

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