20 Apr 2023
Trattamenti estetici per donne over 60. Filler e ultrasuoni per risultati naturali. Ne parliamo con il Dott. Giorgio Astolfi.
Secondo la Società Italiana di Medicina Estetica il nuovo mercato fiorente del settore è quello delle donne over 60 che, rispetto solo a vent’anni fa, tengono moltissimo al loro aspetto anche in questa fase della vita. I fattori sono molteplici, dalla diffusione della medicina estetica agli enormi progressi fatti in queste ultime due decadi.
Prima ci si approcciava per la prima volta a un ritocco verso i quaranta, cinquant’anni: oggi non solo si inizia molto prima, ma il ricorso agli iniettabili ha perso la stigmatizzazione di un tempo ed è una pratica totalmente accettata nella società, oltre al fatto che è aumentata sensibilmente la fiducia nei confronti di iniezioni e dintorni. Sebbene gli anni tra i sessanta e i settanta siano tradizionalmente il decennio che associamo alla pensione, è stato riferito che più donne di età compresa tra 60 e 64 anni lavoratrici e non, si sono approcciate per la prima volta a trattamenti di tipo estetico. Avere più tempo per sé coincide anche con una cura maggiore del corpo e con una ricerca di un benessere generale, tanto fisico quanto emotivo, che include quindi anche l’aspetto esteriore.
L’uso del filler, così come l’eliminazione di macchie da viso e mani, è in netto aumento presso chi ha sessanta, settanta e ottant’anni.
Se, comprensibilmente, si ricorre malvolentieri al bisturi, i filler di ultima generazione offrono numerose possibilità di aggiustamento grazie a pratiche mediche decisamente poco invasive, che non prevedono degenza e che consentono alle pazienti di tornare immediatamente alla propria routine quotidiana. Il filler, iniettato in profondità, minimizza anche il rischio di gonfiori del viso o alterazione dei tratti somatici. Soluzioni poi di ultimissima formulazione come il trattamento con gli ultrasuoni, che è un vero e proprio lifting che non necessita di chirurgia, ampliano il ventaglio di possibilità a disposizione delle donne non più giovanissime che si vogliano approcciare alla medicina estetica. Questa tecnica consente di effettuare un lifting grazie agli ultrasuoni microfocalizzati: approvato FDA rigenera la pelle in profondità, la rende più tonica, compatta e levigata.
"L’utilizzo di filler è da consigliarsi soprattutto dopo i sessant’anni, soprattutto nelle formulazioni che comprendono l’abbinamento con gli ultrasuoni microfocalizzati perché, agendo sul tono cutaneo, ne contrastano la lassità che aumenta fisiologicamente con il trascorrere del tempo", spiega il Dr. Giorgio Astolfi di Milano.
"Gli ultrasuoni però agiscono poco sul recupero dei volumi, perciò l’uso di filler in combinazione ci consente di agire su due fronti: la lassità e il recupero di volume. Per quanto riguarda la lassità intervengono gli ultrasuoni, per il volume il filler. Passati i sessant’anni è cruciale osservare un’adeguata cura della pelle, utilizzando creme specifiche, peeling, una corretta protezione solare e un adeguato stile: evitando il fumo di sigarette, l’abuso di alcol e moderando l’esposizione al sole. La combinazione migliore in fatto di trattamenti di medicina estetica è combinare iniettabili che vadano a stimolare i fibroblasti, che producono nuovo collagene ed elastina, con device come come quelli ad ultrasuoni microfocalizzati. Il segreto è fare interventi contenuti con continuità, per ottenere un risultato di buon gusto.".