Come preparare la pelle alla primavera

06 Apr 2023

Come preparare la pelle alla primavera

In primavera la nostra pelle ha bisogno di rigenerarsi: scrub e peeling sono i trattamenti ideali perché aiutano a restituire luminosità ai tessuti. Ne parliamo con il Dr. Andrea Leotta.

Con la primavera sentiamo la necessità di rigenerare il nostro corpo e la nostra mente e soprattutto non vediamo l’ora di togliere dal nostro viso il grigiore delle giornate invernali, per restituire benessere alla pelle regalandole una ventata di freschezza. Ma quali sono i trattamenti ideali per rigenerare il nostro tessuto cutaneo? Ai primi posti possiamo senz’altro inserire lo scrub e il peeling. Vediamo meglio insieme quali sono tutti gli step giusti per preparare la pelle alla primavera.

Il periodo compreso tra la fine della stagione invernale e l’inizio di quella primaverile è caratterizzato da un graduale allungamento delle giornate, che si traduce in più ore di luce e temperature più miti durante la mattinata ed il primo pomeriggio. 

La luce, elemento molto importante per il tono dell’umore, ci infonde maggiore serenità anche se non è un alleato per la nostra pelle. Quante volte ci capita di guardarci allo specchio di mattina percependo che questa bellissima luce primaverile mette però in risalto i difetti della nostra pelle, anche quelli che pensavamo di poter nascondere, regalando al nostro viso un colorito cupo tipico dell’inverno. (Se in generale ci sentiamo più rilassati, abbiamo spesso anche una sensazione di maggior stanchezza, tanto che non ci dispiacerebbe dormire qualche ora in più).

Quello che vorremmo in questo periodo dell’anno, è toglierci di dosso le brutte sensazioni e i colori spenti dell’inverno, restituendo velocemente luminosità e freschezza al nostro viso. È in primavera che tutto si risveglia e germoglia, e anche noi sentiamo il bisogno di rigenerarci, di ritrovare anche la freschezza che ci appartiene.

Un trattamento esfoliante è l’ideale perché elimina le cellule morte superficiali della cute, idrata il viso e ripristina l’integrità della pelle, la cui continuità viene spesso compromessa proprio a causa delle basse temperature della stagione fredda. In questo modo possiamo efficacemente stimolare il rinnovamento cutaneo rimuovendo il grigiore invernale e restituendo alla pelle luminosità e freschezza.

Cosa succede al tessuto cutaneo nella stagione fredda

Sappiamo che il sole favorisce l’invecchiamento del tessuto cutaneo ed è per questo che in estate, abbiamo sempre fatto attenzione ad applicare una crema solare con schermo protettivo adeguato alla nostra tipologia di pelle (anzi, nel dubbio, sempre un po’ più alto che basso!).

Nessuno ci ha mai detto però che il freddo incide negativamente sulla qualità del tessuto cutaneo. Chiunque percepisce la sua pelle più secca, quasi che “tira”, e decisamente più opaca in inverno.

Cerchiamo quindi di capire cosa succede al nostro tessuto cutaneo in inverno. L’opacità è conseguenza dalla minor luce: infatti è vero che il sole invecchia la pelle, ma è altrettanto vero che ci regala un bel colorito dorato. Se siamo attenti e ci proteggiamo adeguatamente, potremmo godere appieno dei benefici dei raggi solari come ad esempio la produzione di vitamina D, dall’azione antiossidante e antinfiammatoria

L’esposizione ai raggi solari migliora in questo modo ad esempio i segni della psoriasi e della dermatite atopica. Nella stagione invernale sono principalmente due i fattori che influiscono negativamente sulla bellezza della pelle: le basse temperature (o peggio, i bruschi sbalzi di temperatura) e i raggi UV (perché magari non ci pensiamo più di tanto, ma non è che il sole in inverno si spenga!).

Le basse temperature possono danneggiare il film idrolipidico o mantello superficiale dell’epidermide, uno strato composto da sebo e acqua. Le ghiandole sebacee diffuse su tutta la superficie cutanea sono deputate alla produzione di questa sostanza idratante, mentre la parte acquosa è conosciuta come NFM (Natural Moisturzing Factor o Fattore Naturale di Idratazione). Questa pellicola protettiva è fondamentale per l’idratazione superficiale della pelle ma se la sua integrità viene meno in uno o più punti, la pelle perde la sua protezione, screpolandosi. Viene meno il turgore naturale del tessuto e anche il colorito generale risulterà più spento.

I raggi UVB sono deboli nel sole invernale, mentre sono alte le concentrazioni di raggi UVA si rilevano anche nelle giornate fredde. Gli UVA nello specifico hanno alta capacità di attraversare i piani cutanei poiché arrivano sulla nostra pelle in concentrazione significativa incrementando la produzione di dannosi radicali liberi capaci di aumentare la degradazione dell’acido ialuronico, noto invece per le sue proprietà elastiche e di idratazione.

Preparare la pelle alla primavera: consigli per la skin care quotidiana

Per risvegliare la pelle e renderla più fresca e luminosa per la primavera, facciamo sempre attenzione alla nostra routine di skin care quotidiana. L’obiettivo della skin care primaverile è quello di togliere dalla pelle l’opacità ed il colorito spento dell’inverno e preparare una buona base per l’abbronzatura.

Vediamola in 5 semplici passi:

  1. Detersione: la pulizia è essenziale per mantenere la pelle fresca e la texture liscia e luminosa. Un detergente delicato è essenziale per rimuovere il sebo e lo sporco accumulati nei pori. Dopo la detersione il viso va accuratamente risciacquato per portare via per bene le impurità.
  2. Idratazione: la pelle ha bisogno di idratazione costante. Una buona crema idratante fa respirare bene la pelle e la mantiene morbida ed elastica.
  3. Protezione solare: con l’arrivo della primavera dobbiamo iniziare a pensarci (anche se uno schermo dagli UVA sarebbe utile anche in inverno). Se però ci viene voglia di esporci con il viso al sole nelle ore più tiepide, meglio applicare una crema solare con fattore di protezione adeguato contro i raggi UVA e UVB. 
  4. Nutrimento: è consigliabile una volta alla settimana applicare una maschera viso, magari a base di acido ialuronico, per nutrire e rinfrancare la pelle. Essa aiuterà a migliorare anche la texture riducendo l’aspetto dei pori.
  5. Esfoliazione: ultimo punto ma primo per importanza. La prima cosa da fare per preparare la pelle alla primavera è proprio l’esfoliazione. Almeno due volte alla settimana è utile fare uno scrub: i granuli aiutano a rimuovere le cellule morte e stimolare il naturale rinnovamento della pelle, lasciandola più morbida e luminosa.

Per ottenere invece una vera e propria rigenerazione del tessuto è particolarmente indicato il peeling, un trattamento di medicina estetica che consiste in un’esfoliazione profonda. Il peeling agisce a livello del derma o degli strati più profondi della cute, stimolando la produzione di collagene e il rinnovamento cellulare. I peeling di ultima generazione uniscono all’azione esfoliante anche un’azione nutriente, perché uniscono alla formulazione acida tipica dei peeling tradizionali, molte delle vitamine e amminoacidi nutrienti per la nostra pelle.

I peeling bifasici per preparare la pelle alla primavera

Il peeling bifasico, ovvero un peeling che viene attivato dal medico al momento della sua applicazione, è il trattamento ideale per ripristinare le barriere cutanee provate dall’inverno e per garantire adeguate difese alla pelle in previsione della stagione estiva.
In quest’ottica una formulazione bifasica mirata e altamente tecnologica e innovativa, garantisce ottimi risultati a tutte le donne che vogliano preparare la loro pelle all’estate, mitigando allo stesso tempo gli effetti delle stagioni sul viso.

Il peeling bifasico risulta quindi indicato a tutte le età perché garantisce effetti di luminosità, idratazione e freschezza immediati. Il risultato è subito visibile e considerando che è spesso possibile sottoporsi al trattamento senza gli effetti collaterali di desquamazione e iperemia cutanea tipici dei peeling classici e che la applicazione ambulatoriale è indolore, risulta un trattamento adatto a giovani e agé.

I peeling di ultima generazione uniscono all’azione esfoliante superficiale o degli strati intermedi della cute, un’azione nutriente e ringiovanente, rassodano idratando in profondità la pelle e ne permettono un rinnovo ottimale, con effetti persistenti per diversi mesi dopo il trattamento. Il peeling agisce quindi anche in profondità, biostimolando le cellule responsabili della idratazione e quindi del ringiovanimento cutaneo a lungo termine, regalando al viso colorito uniforme, effetto idratato, aspetto setoso e vibrante unici.

La biostimolazione è una tra le caratteristiche fondamentali da ricercare: attraverso diverse sostanze, anche naturali, il peeling è in grado di riattivare e stimolare la produzione di collagene ed elastina preparando all’estate le aree più esposte alla luce solare, come viso, collo e décolleté. Per questo motivo è consigliato sottoporsi al trattamento nei mesi primaverili, quando la nostra pelle ha maggior necessità di rigenerarsi.

Ulteriori obbiettivi del trattamento sono la concomitante riduzione del foto-aging e delle discromie cutanee, il trattamento delle pseudofollicoliti e delle cicatrici post-acneiche, il ringiovanimento e l’idratazione cutanea post-invernale con preparazione della attività dei melanociti ai mesi estivi.

Con un trattamento a base di peeling bifasico la pelle viene preparata allo stress estivo in maniera ottimale. Si rigenera la barriera naturale epidermica consumata in inverno a causa del freddo e si contrasta la disidratazione da esposizione ai raggi solari attenuando nel contempo le piccole rughe d’espressione. Considero i peeling bifasi dei unici nel loro genere: questi trattamenti sono molto apprezzati dalle pazienti. Sono solito consigliarlo spesso: un trattamento viso-collo-decolleté con peeling bifasico è perfetto in primavera.

 

 

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