15 Mar 2024
La medicina estetica può favorire l’autorigenerazione della pelle, migliorandone lo stato di salute, l’aspetto e la funzione. Ne parliamo con il Dr. Giovanni Scetta, medico estetico di Telese Terme.
La medicina estetica può offrire diversi trattamenti volti a favorire l’autorigenerazione della pelle, migliorandone lo stato di salute, l’aspetto e la funzione. Tra i trattamenti che supportano l’autorigenerazione vi sono i peeling chimici, sostanze utilizzate per rimuovere gli strati superficiali danneggiati. Questo trattamento favorisce la rigenerazione cellulare e contribuisce a migliorare la texture della pelle. Allo stesso proposito, anche la microdermoabrasione può essere utile al fine di migliorare l’incarnato. Questa procedura esfolia la pelle attraverso l’uso di cristalli fini o una punta di diamante. L’obiettivo è rimuovere lo strato esterno della pelle, stimolando così la crescita di nuove cellule cutanee. Anche i trattamenti laser possono essere utilizzati per stimolare la produzione di collagene, ridurre le macchie scure, e migliorare la texture della pelle. La terapia della luce, come la terapia a LED, aiuta a promuovere la guarigione di cicatrici e a stimolare il processo di autorigenerazione della pelle. Molto utili sono rivelate le iniezioni di sostanze riempitive a base di acido ialuronico che riducono la profondità di rughe e linee sottili e stimolano la produzione di collagene naturale. Altrettanto efficaci di sono dimostrati i trattamenti con ultrasuoni: questi trattamenti utilizzano onde sonore ad alta frequenza per stimolare la produzione di collagene e migliorare l’elasticità della pelle. Così come i trattamenti con radiofrequenza, una tecnologia utilizzata per riscaldare il tessuto sottocutaneo al fine di stimolare la produzione di collagene e migliorare così la fermezza della pelle.
Vi sono poi i trattamenti con fattori di crescita, sostanze che si trovano naturalmente nel corpo, utili a stimolare la rigenerazione cellulare e la guarigione. “Essendo un promotore della medicina estetica rigenerativa, la mia prima scelta è senza dubbio il biofiller a base di grasso autologo: studi recenti dimostrano come i risultati rigenerativi del tessuto adiposo possano essere amplificati e resi più rapidi grazie alla combinazione con idrossiapatite di calcio come molecola bioristrutturante” interviene il dottor Giovanni Scetta, medico estetico di Telese Terme in provincia di Benevento. “L'unione della biostimolazione a un pool di cellule staminali, fattori di crescita e esosomi, porta a risultati antiage sorprendenti. Inoltre, l'età migliore in cui cominciare questo percorso è 27 anni, età in cui inizia il processo d'invecchiamento. Si può iniziare con dei semplici peeling bifasici, in grado di dare il giusto stimolo e il giusto nutrimento alla pelle giovane, per poi proseguire con trattamenti che andranno personalizzati a seconda della genetica e dello stile di vita del paziente."